Ragazze, sognate in grande: l'8 marzo di Feltrinelli e Crescimondo.

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8 marzo 2017, la libreria Feltrinelli di Cosenza e Crescimondo hanno realizzato con uno straordinario carico di allegria e determinazione Ragazze sognate in grande un laboratorio/incontro rivolto alle ragazze il cui scopo principale è stato quello di guidarle a costruirsi una propria identità sociale tenendosi libere da condizionamenti culturali  o comportamenti stereotipati.

Le ragazze si sono confrontate con quattro donne, personalità di spicco che si sono distinte per la professione e l’impegno e che hanno speso energia  nel nostro territorio.

I contributi di Eva Catizone, Sandra Savaglio, Stefania Sammarro, Alessia Alboresi, rispettivamente politica, scienziata, fotografa e imprenditrice sono stati delicati ma intensi. Sicuramente incisivi.

Tanti i messaggi, tanti gli incoraggiamenti per dire alle ragazze che sognare in grande si può. Dunque consigli pratici per dissipare i conflitti, soprattutto quelli che toglierebbero tempo ed energia utili alla realizzazione dei sogni, strategie per stare alla larga da discussioni improduttive. L’invito, ripetuto più volte, a non credere a chi dice che non è possibile dedicarsi a più cose contemporaneamente. 

“Lo sport è la cosa più bella dell’Universo”, parola dell’astrofisica Sandra Savaglio che porta un brivido di  infinito sotto la pelle dei presenti quando dice: “Noi siamo il risultato di esplosioni stellari, tutti gli atomi di cui siamo fatti provengono dalle stelle”. Poi mostra alle ragazze delle fotografie lucide e suggestive, immagini provenienti dalla spazio.  E Alessia Alboresi: “Mia nonna mi diceva sempre che non era possibile studiare e fare contemporaneamente sport: non è vero, è possibile dedicarsi a entrambe le cose, è possibile fare anche altre cose oltre a queste, è possibile realizzare più sogni”.

L’invito a non scoraggiarsi per i possibili giudizi negativi, a guardare oltre, a cercarsi e a cercare i propri sogni e le proprie visioni arriva forte dalle parole e dalle immagini delle fotografie di Stefania Sammarro. E poi l’invito a studiare, leggere, osservare, incuriosirsi della vita degli altri, dei modi di vivere diversi dal nostro, a viaggiare, studiare le lingue perché “Studiare le lingue apre la mente”. Lo dice Eva Catizone che evidenzia in un racconto, inoltre, qualcosa che stimola la riflessione: “Quando ero sindaco mi è nato un bambino: non ho potuto riposare molto, non era previsto che un sindaco si assentasse per maternità. Sembra sottinteso che il ruolo debba essere maschile”.  Poi arriva da parte sua il  consiglio utile e vivace di  vivere e affrontare le difficoltà mantenendo sempre la giusta leggerezza.

Subito dopo l’incontro le ragazze hanno preso parte a un laboratorio progettato da Crescimondo in cui hanno costruito il ritratto delle loro identità, prendendo spunto dal libro Storie della buonanotte per bambine ribelli – 100 vite di donne straordinarie di Elena Favilli e Francesca Cavallo.

La descrizione delle fasi del laboratorio e i ritratti realizzati dalle ragazze li trovate cliccando qui.

DSC_0472DSC_0485stelleDSC_0478DSC_0489avete ragione voi