Io leggo perché...è un diritto essere chi si è

Raccontiamo qui con le immagini, con i video e con le parole, come è stato introdotto e come si è svolto il laboratorio ludico-espressivo Io sono così, partecipante al contest Io leggo perché 2017, presentato dalla Scuola dell’Infanzia Paritaria Crescimondo gemellata alla libreria La Feltrinelli Cosenza. Il laboratorio ha avuto luogo domenica 29 ottobre 2017 in libreria. Un incontro articolato in quattro tempi preceduti dalla narrazione di Giasone che si sposta da una parte all’altra della città per annunciarlo.




Domenica pomeriggio Giasone accoglie i partecipanti e si presenta:“Io sono Giasone e mi piaccio così come sono”.
Il personaggio di cartone fa da guida ai giochi di riscaldamento per il gruppo. Si forma un girotondo, ci si osserva e ci si descrive: “ come sono io” … com’è Giasone?
Si prosegue con il riscaldamento delle parti del corpo a partire dalla fronte, fino alle dita dei piedi. Il corpo ora è allenato e si gioca a prendere una forma e a non perdere l’equilibrio, sperimentando punto di rigidità e resistenza. E allora ci allunghiamo e diventiamo come un gigante spacca tetto, ma anche salterini come delle molle, mosci e fangosi, duri come un robot. (obiettivo: contatto corporeo)
E poi… veloci come delle lepri… lenti ma più lenti di una tartaruga… e poi di nuovo veloci… robot…, molli…
E poi bolle di sapone, leggere e delicate bolle portate dall’aria fresca che volano ma non devono mai toccarsi… e allora diventiamo tutti una grande bolla e ricomponiamo il cerchio.
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Giasone porta con sé un libro e tutti si mettono seduti per ascoltare la lettura ad alta voce. Il libro è “Io sono così”, di Fulvia Degl’Innocenti e Antonio Ferrara (Premio Andersen 2015), un pregiato pieghevole illustrato che pone l’accento su un argomento importante e sensibile quale quello dell’educazione alle pari opportunità. L’obiettivo è quello di far sapere ai bambini e alle bambine che è un loro diritto essere liberi di seguire le proprie passioni e inclinazioni, al di là delle gabbie culturali che separano gli insiemi delle cose “che piacciono ai maschietti” da quello delle cose “che piacciono alle femminucce”.
QUARTO TEMPO
Secondo gli spunti forniti dal libro, i bambini hanno realizzato un libro pieghevole il cui contenuto è la narrazione di cosa piace e cosa non piace, attraverso la tecnica mista di collage, disegno, scrittura. La scelta di utilizzare una gamma ridotta di colori ha avuto il duplice scopo di assicurare il rendimento espressivo delle figure sul supporto utilizzato e di favorire ai bambini una maggiore concentrazione sulla composizione delle forme e sulla narrazione di sé.
CONCLUSIONI
Dopo i saluti, ciascun bambino ha portato via con sé un libro a fisarmonica, illustrato e scritto con le proprie mani, che narra di sé. L’obiettivo dell’incontro è stato in maniera chiara quello di giocare e leggere per scoprire, per raccontarsi e riflettere intorno alla libertà, al rispetto e al diritto di essre chi si è, oltre gli stereotipi e gli schemi sociali e culturali.
Dunque Io leggo perché…è un diritto essere chi si è.