IL MIO COLORE: diritto al gioco, diritto alla festa

img_20171121_140857 Più di 20 bambini di 10 nazionalità diverse, per lo più nati tutti in Italia e residenti nella nostra città, si sono incontrati lunedì 20 novembre 2017 per celebrare la Giornata Internazionale sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza 2017. La collaborazione collaudatissima di Crescimondo con l’Associazione Mammachemamme, rafforzata in questa occasione dalla presenza di Ciranda Brasileira Na Calabria e di MOCI ONG ha portato all’organizzazione di una festa carica di colore e partecipazione, ospitata dalla libreria Ubik di Cosenza.

Ci siamo incontrati in girotondo per presentarci e riscaldarci sulla musica peruviana “Baiao destemperado” e sul ritmo brasiliano di “Amaren Xango”, scambiandoci sorrisi, smorfie, desideri, tesori  immaginari portatori di magia. Poi è arrivato Lorito, un gufetto divertito che  ha parlato ai bambini di diritti e ha introdotto la lettura dell’albo kamishibai “IL MIO COLORE” dell’autore kurdo Fuad Aziz, solito a racconti pieni di colore e di vita con la volontà di trasmettere messaggi positivi sui sensi di appartenenza e di uguaglianza. L’albo, infatti, contiene una storia narrata con grande semplicità sulla bellezza di essere se stessi e di accettarsi per quello che si è. Sull’importanza di saper cambiare, adattarsi alle situazioni, non aver paura di provare a sperimentare, ma senza per questo dimenticare o rinnegare le proprie origini perché è importante  avere e conservare un’identità.

Dopo la lettura i bambini sono stati invitati prima a costruire la la propria immagine e a vestirla con i pennarelli di una maglia fatta di “fili di parole” colorati che narrano di sé, delle proprie origini, delle diverse abitudini, di quelle acquisite. Poi abbiamo realizzato tutti insieme un enorme mondo colorato, incollando fogli strappati così come immaginiamo di strappare i pregiudizi, i cattivi sguardi, le brutte parole.

E ci siamo presi tutti sulle spalle questo meraviglioso mondo colorato ricordando ai bambini che:

“Tutti i bambini del mondo hanno gli stessi diritti, non ha importanza chi sono i genitori, qual è il colore della pelle, né il sesso, né la religione, non ha importanza che lingua parlano, né se sono ricchi o poveri”.

“I bambini che appartengono a una minoranza hanno il diritto di mantenere la loro cultura, professare la loro religione e parlare la loro  lingua”. 

(art.2  e art. 30 della Dichiarazione dei Diritti dell’ Infanzia e dell’Adolescenza).

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