Beatrice Arancione

Beatrice Arancione era una bambina che portava sempre in testa lo stesso cappuccio, una bambinaCappuccetto, come Cappuccetto Rosso, Cappuccetto Verde, Cappuccetto Bianco. Solo che lei era Cappuccetto Arancione e il cappuccio e la mantellina erano fatti di buccia d’arancia, mentre ai piedi indossava dei BUFFI stivali arancioni a forma di zampe di papero.

Un giorno la sua mamma riempì un carrello di plastica arancione con tre arance, cinque carote, un chilo di mandarini, una grossa zucca, un arancino siciliano e una bottiglia di aranciata. Poi disse a Beatrice:

-Per favore piccola, puoi portare la merenda alla nonna che non si sente molto bene? Oggi le è venuto il S I N G H I O Z Z O.

Beatrice Arancione chiamò con un fischio la sua amica Volpe che si raggomitolò nel carrello, vicino alla bottiglia di aranciata. Era davvero pesante quel carrello, Beatrice lo spinse con energia verso il sentiero. Per arrivare a casa di nonna Clementina doveva attraversare la GIUNGLA.

Era il TRAMONTO e il cielo era tutto arancione, quando, all’improvviso, Volpe rizzò la coda e da dietro un albero sbucò TIGRE SPAVENTOSA che disse con una voce GROSSA:

Vieni a fare un pisolino con me?

-Non posso, devo andare da nonna Clementina.

Allora TIGRE SPAVENTOSA ringhiò e Beatrice, per difendersi, le lanciò addosso i mandarini, le arance, le carote e la zucca che erano nel carrello.

Volpe approfittò di quella confusione e si cacciò in bocca l’arancino siciliano. SLURP!

Intanto Beatrice finì di stordire TIGRE SPAVENTOSA con un colpo di bottiglia sulla testa. Poi, stanca, bevve di un sorso l’aranciata e si asciugò la bocca sulla manica della camicia.

Di colpo tornò la tranquillità nella giungla, ma prima che arrivasse il buio a inghiottire l’arancione e tutti gli altri colori, Beatrice doveva rimettersi subito in marcia per raggiungere la casa di nonna Clementina. Ma OPS! Cosa le avrebbe portato? Nel carrello non era rimasto più nulla per la nonna!!!  Con l’aiuto di Volpe, Beatrice Arancione trasportò la grossa tigre nel carrello.

Quando raggiunsero la casa di nonna Clementina, Beatrice  suonò il campanello e, quando la nonna aprì la porta e vide TIGRE SPAVENTOSA russare nel carrello della nipotina, IL SINGHIOZZO LE PASSO’.